Gianni Bertini (Pisa, 31 agosto 1922 – Caen, 8 luglio 2010) è stato un artista italiano attivo nel campo della pittura, della grafica, e della poesia visuale. Laureato in matematica alla Normale di Pisa, fu interprete della pittura informale, corrente in cui introdusse la cosiddetta "bertinizzazione", ovvero una meccanizzazione del gesto pittorico, affine alla Mechanical art (o Mec Art) teorizzata dal critico francese Pierre Restany nel 1965 e alla quale aderirono tra gli altri i francesi Alain Jaquet e Pol Bury e gli italiani Mimmo Rotella, Aldo Tagliaferro, Bruno Di Bello ed Elio Mariani. Nella Mec Art la pittura viene superata e gli artisti si pongono in relazione con le immagini meccaniche provenienti dai nuovi media che si stavano diffondendo nella nuova società: televisione, rotocalchi, cinema. Queste immagini venivano riportate con la tecnica della tela emulsionata, quindi trasportate su tela e mescolate alla pittura, utilizzando il medium fotografico come il più attinente a rappresentare i profondi cambiamenti iconografici nell‘epoca delle immagini. La prima mostra della Mec Art in Italia è alla Galleria Blu di Milano nel 1966 curata da Pierre Restany. Partecipò alla XXIX Biennale di Venezia del 1958 e con sala personale alla XXXIV edizione del 1964; fu anche presente alla IX, X e XI edizione della Quadriennale di Roma (1965, 1972, 1986).
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