Leone Lodi (Soresina, 14 ottobre 1900 – Soresina, 13 settembre 1974) è stato uno scultore e pittore italiano. Biografia [modifica]
Attivo nella città di Milano fino alla Seconda guerra mondiale, Leone Lodi ha contribuito all‘abbellimento della città, ornando palazzi pubblici e privati con le proprie opere monumentali Il punto più alto della sua attività scultorea è raggiunto nella realizzazione dalla statuaria monumentale per il Palazzo della Borsa di Paolo Mezzanotte (1930 - 1931) e per il monumento a Giuseppe Grandi a Milano.
Le due statue di via Santa Maria Segreta del 1932 Leone Lodi nasce da padre scalpellino del marmo e da madre insegnante svizzera. L‘attività paterna lo spinge nel 1914 a trasferirsi a Milano (abiterà in Corso Sempione e sull‘Alzaia del Naviglio) per avviarsi all‘attività di scalpellino e a frequentare come artigiano decoratore diversi atelier milanesi di decorazione architettonica; sempre a Milano frequenta i corsi serali dell’Accademia di Brera e della Scuola Civica del Castello Sforzesco. Sono del 1919 le sue prime opere individuali: sculture che ancora risentono, in termini stilistici e di composizione, dell‘estetica simbolista tipica di quei tempi; solo successivamente, e a maturità artistica ormai raggiunta, Leone Lodi conferisce alle proprie opere quella plasticità novecentista che contraddistingue il suo successivo lavoro. Negli anni venti il Lodi entra attivamente nel mondo della produzione artistica e nel 1924 vince il Premio Cesare Sarfatti con il gesso Figura Muliebre; la partecipazione al concorso fu viatico per il movimento Novecento italiano guidato da Margherita Sarfatti, moglie di Cesare, e che portò l‘artista alla partecipazione, nel 1929, alla Seconda Mostra del gruppo allestita al Palazzo della Permanente di Milano con l‘opera Il Busto di Agnoldomenico Pica, architetto a cui il Lodi fu molto legato e con il quale lavorò successivamente. Alla fine degli anni ‘20 Leone Lodi entra definitivamente nel novero degli scultori monumentali più noti di Milano con le prime commissioni di sculture destinate ai palazzi borghesi del centro della città: nel 1932 realizza le due coppie di statue in marmo poste ad adornare il quinto piano del palazzo di via Meravigli angolo via Santa Maria Segreta; per la sede della Società Elettrica Adamello di via Caradosso progettata dall‘amico Agnoldomenico Pica contribuisce con quattro grandi statue in facciata. Nel 1931 il Lodi diviene membro della Commissione tecnico Artistica Cemiteriale di Milano e nel 1939 entra a fare parte della Commissione Artistica Annuale della Permanente presieduta dal Conte Giovanni Treccani degli Alfieri. A partire dagli anni trenta entra nel gruppo dei razionalisti mediante la collaborazione con gli architetti Giuseppe Pagano, il già citato Agnoldomenico Pica, Giulio Minoletti ed Eugenio Faludi. A Leone Lodi si devono anche numerose decorazioni scultoree per il Cimitero Monumentale con un Buon pastore in travertino del 1933 per la tomba della famiglia Locatelli, per il Palazzo di Giustizia, il Cimitero di Musocco, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, la Chiesa di San Marco, il Palazzo della Guardia di Finanza Fabio Filzi, l’Università Bocconi, il Palazzo delle Assicurazioni Generali di via della Signora e di corso Magenta, il Teatro Manzoni.
|