Luciano Albertini, 1910-1985.In occasione della ventennale scomparsa ddel grande pittore Luciano Albertini, allievo di Dall‘Oca Bianca e amico personale del maestro austrico Oscar Kokoschka, L‘Arena propone ai suoi lettori le riproduzioni di quattro splendide opere in grande formato del celebre artista di Cadidavid. Pizza Erbe, il vaso di fiori, il ritratto di donna e l‘ala dell‘Arena, quattro momenti di un artista contemporaneo che con la sua arte ha saputo portare il nome di Verona nel mondo.
Inizio collana: mercoledì, 16 novembre 2005""Piazza Erbe"" è forse una delle opere più famose di Luciano Albertini. Il pittore dipinse una curiosa versione della piazza più amata dai veronesi con dietro alla tela le due firme congiunte di Albertini assieme all‘amico e celeberrimo maestro Oscar Kokoschka, e recante la dedica autografa dello stesso artista austriaco.
In edicola da mercoledì, 16 novembre 2005Il vaso di fiori (2005)
Luciano Albertini è stato allievo di Angelo Dall‘Oca Bianca, considerato dal giovane pittore di Cadidavid l‘autentico patriarca della pittura contemporanea locale. Albertini fu appassionato seguace, timido ma accorto accompagnatore specie quando l‘anziano maestro lo stimolava alla ricerca di taluni segreti sentimentali della città, rifugiati tra i vicoli ""storti"" del centro, i lungadige dove morivano poco per volta gli ultimi romantici molini.
In edicola da venerdì, 25 novembre 2005Ritratto di donna (2005)
Albertini, giovanissimo, aveva frequentato all‘Accademia di Belle Arti ""Cignaroli"" i corsi di pittura tenuti da Guido trentini e Antonio Nardi, prendendo contemporaneamente lezioni private da Aristide Bolla. Rivelò assai presto le doti naturali, proprie di una creatura cresciuta nel segno del colore con esuberante carica emotiva e richhezza di entusiasmi.
In edicola da venerdì, 25 novembre 2005L‘ala dell‘Arena (2005)
Luciano Albertini ha esposto in gallerie in molti Paesi europei (Parigi, Vienna, Berlino, Madrid, Barcellona) e in molte città italiane (Venezia, Milano, Padova, Bologna, Firenze, Roma). Dice di lui Jean Pierre Jouvet: ""Fra le poche vere amicizie di cui mi onoro c‘è, dagli anni drammatici e remoti dell‘ultima Guerra mondiale, quella di Luciano Albertini. E‘ un sensibilissimo interprete del naturalismo impressionista, un impareggiabile poeta del colore, un abilissimo disegnatore di tipi caratteristici: tutti colti dal vero"".
In edicola da venerdì, 25 novembre 2005