lberto Chiancone, Porto Santo Stefano 26/12/1904 - 11/12/1988 Napoli Alberto Chiancone nasce a Porto Santo Stefano il 26 dicembre 1904 da genitori napoletani. Trasferitosi con la famiglia a Napoli, ancora adolescente, compie qui i suoi studi artistici presso il Regio Istituto d’Arte avendo, tra gli altri, come insegnante Lionello Balestrieri. Si diploma nella sezione di Decorazione Pittorica e al corso d’Arti Grafiche nel 1923. Da allievo espone in diverse rassegne d’arte, tra cui alcune edizioni della Mostra Internazionale di Arti Decorative Biennale di Monza, risultando spesso nell’elenco dei premiati della Direzione. In questo medesimo Istituto insegnerà dal 1932 prima come professore incaricato, assistente di decorazione di Pietro Barillà, e, poi, nominato titolare della Cattedra di Decorazione Pittorica per “chiara fama”(1942), fino al 1976. In quarantatre anni di servizio, alla sua scuola, si formeranno numerosi artisti di generazioni successive tra i quali Guido Tatafiore, Francesco Nazzaro, Albino Ottaiano, Benito Gallo Maresca, Rosario Mazzella, Corrado Morelli, Nicola Marotta, Giuseppe Desiato, Alfonso De Siena… 1920 Espone ad una mostra d’arte giovanile napoletana (con lui è l’amico Giovanni Brancaccio che ha frequentato la stessa classe di Decorazione Pittorica e il corso d’Arti Grafiche del Regio Istituto d’Arte, quest’ultimo diretto da Francesco Galante. A Chiancone e Brancaccio si unirà durante il corso, nel laboratorio di grafica, Roberto Pane). 1927 Per la sapiente esecuzione pittorica, un dipinto esposto in una mostra d’arte, fa esclamare il futurista Francesco Cangiullo sul giornale Il Mezzogiorno “Quanti anni ha Chiancone? Interno è un promettente inizio”. 1928 Espone nella Bottega di Parisio e Cocchia e si mette in luce con il dipinto Acquaiola in un concorso del Circolo Artistico di Napoli. Nello stesso anno Chiancone fa parte del gruppo degli Ostinati, promosso dal Balestrieri, insieme a Barillà, Brancaccio, Girosi e Viti. Il gruppo si riunisce al Caffè Tripoli, in piazza del Plebiscito, sito di fronte al più celebre Gambrinus e si fece promotore delle nuove istanze di rinnovamento della pittura italiana legata al motivo del “rappel à l’ordre”. L’azione trainante degli Ostinati fece molto per la trasformazione del mondo culturale ed artistico napoletano fermo ormai al vedutismo e al macchiettismo di maniera. Altri artisti confluirono nel gruppo tra i quali Fabbricatore, Guido Casciaro, Giordano, Bresciani, Striccoli, De Veroli, Tizzano…Il Tripoli fu sede di diverse iniziative, dibattiti e discussioni e fu frequentato anche da artisti d’altra estrazione come i Circumvisionisti, il pittore Joseph Stella (amico di Picasso), Giuseppe Casciaro e da personalità del mondo della cultura come Marinetti, Artieri, Ruggero Orlando, Bovio, Flora, Nazzaro, Di Giacomo, Bontempelli… Vince il Primo Premio per il cartello di propaganda della Promotrice BB.AA. Salvator Rosa di Napoli. 1929 Chiancone partecipa alla Prima Mostra Sindacale Fascista della Campania esponendo, la prima versione di una delle opere più originali, dal punto di vista compositivo, del novecento Nella funicolare (1928),olio pubblicato da Ugo Ojetti nella rivista Dedalo da lui diretta (Chiancone sarà presente a tutte le successive edizioni, tranne una perché richiamato alle armi, fino al 1942). E’ inoltre presente, saltuariamente, a Mostre Sindacali di Torino, Firenze, Cagliari, Avellino e Bari)). Partecipa alla terza Mostra Marinara a Roma con l’opera Nel porto (Chiancone fu scelto a compiere una crociera all’estero per illustrare con opere di pittura la vita di bordo) e all’Esposizione Internazionale d’Arte di Barcellona con il dipinto Giocatori. 1930 Chiancone, distintosi tra i più validi artisti d’avanguardia, fu segnalato in un grafico rappresentante l’Italia, sulla rivista milanese l’Arca diretta da Guglielmo Usellini, tra i più significativi della Campania. Nello stesso anno esegue una vetrata, a forma ogivale, nel cui spazio centrale sono raffigurati dei cervi con un paesaggio collinare sullo sfondo, realizzati, per un privato, in un appartamento di via Broggia a Napoli (secondo ultime fonti la vetrata è stata trasferita in una abitazione in via Carlo de Cesare). 1931 Espone alla Prima Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. E’ prescelto per la partecipazione alla Mostra d’Arte Italiana all’estero di Birmingham (U.S.A.). 1933 Chiancone espone a Firenze alla I Mostra Nazionale del Sindacato Belle Arti. 1934 Espone alla XIX Biennale di Venezia, con tre dipinti, ottenendo un grosso successo personale: sono acquistate le opere Edith con fiore (illustrata in catalogo) e Confidenze, entrambe del ’34, rispettivamente dal Museo Civico di Udine (oggi Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) e dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Nel medesimo anno è selezionato per la Mostra d’Arte Italiana all’estero di Varsavia. Partecipa al Premio Castellammare vincendo il 2° Premio. 1935 E’ presente alle mostre d’Arte Italiana all’Estero di Cracovia, Poznan, Bucarest, Sofia, Budapest. Espone alla II Quadriennale di Roma ed è acquistata l’opera Ritratto,1935, (illustrata in catalogo) dalla Galleria d’Arte “Mussolini” oggi attuale Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. In questo medesimo anno firma un Manifesto, in cui sono enunciati i principi essenziali dei giovani pittori napoletani d’avanguardia, che prendeva posizione contro “le formule cerebrali e transitorie” riconoscendosi in una coerente linea italiana e napoletana dagli ideali “profondamente realistici, pittura che dalla fantasia e dal sentimento discende nella realtà, tecnica pittorica creata istintivamente…”. Tra i diciotto firmatari, con Chiancone, aderiscono, tra gli altri, Brancaccio, Ciardo, Crisconio, Colucci, Girosi, Giordano, Striccoli. 1936 E’ presente alla XX Biennale di Venezia con una parete personale (espone cinque dipinti: Mattino, Nella pineta, Nello studio,Meriggio, Ritratto) nella sala XXIII insieme, tra gli altri, a Ceracchini, Frisia, Mastroianni, Giarrizzo e Saetti. Partecipa e vince il Primo Premio al Concorso per il Manifesto delle Celebrazioni della Campania. Una copia del manifesto è collocata nella raccolta Salce presso il Museo Civico “Luigi Bailo” di Treviso. Partecipa anche al Concorso per il manifesto della Biennale di Venezia dello steso anno. Il concorso, ripetuto in una seconda tornata, premia un manifesto di stampo più illustrativo che ricalca l’idea di realizzazione di Chiancone che aveva avuto sin dalla prima partecipazione (i due bozzetti a tempera, in grandezza reale, sono conservati a Napoli, nella collezione Elio Mazzella). 1937 Partecipa all’Esposizione Internazionale di Parigi, dove pochi artisti italiani furono selezionati, con l’opera Nella pineta, 1936. Il dipinto fu prescelto, dalla commissione nominata, dal gruppo d’opere esposte da Chiancone alla biennale veneziana dell’anno precedente. Nello stesso anno partecipa alla II Mostra Nazionale dei Sindacati di Napoli dove riceve il Primo Premio, per la pittura, con l’opera Figure del 1936 (riprodotta sul Bollettino della Biennale di Venezia) conservata nelle collezioni del Banco di Napoli. 1938 Chiancone vince il primo premio assoluto del Premio Sanremo 1937, per un affresco, in un concorso dove parteciparono 280 concorrenti dei quali furono selezionati sedici (Achilli, Barbisan, Caffaro-Rore, Cadorin, T. Cascella, Chiancone, Chiti, Corsetti, Donghi, Filocamo, Mattioli, Pomi, Corrado ed Eugenio Russo, Toschi, Trovarelli) prima della scelta del vincitore. Alla XXI Biennale d Venezia partecipa alla mostra dei concorsi a tema su “Ritratti e Paesaggi” con il dipinto Ritratto, del ’38, oggi in collezione privata napoletana (l’opera sarà selezionata per la Mostra d’Arte Italiana Contemporanea di Berna dello stesso anno), a tale Concorso parteciparono, tra gli altri, con Chiancone, Fioresi, Guzzi, Paulucci, Ferrazzi, Cadorin, Verdecchia, Pizzirani, Vellani Marchi, Bianchi Barriviera, Monti, Caffè, Barillà, Nomellini per la pittura e Minguzzi, De Veroli, Tizzano, Gelli, Carà, Mastroianni,Tallone, Fabbri per la scultura. 1939 Essendo riuscito vincitore dei relativi concorsi, tra l ’39 e il ’40, esegue due affreschi, (più uno nell’immediato dopoguerra), alla Stazione Marittima di Napoli delle dimensioni di m 8,35 x 7,90 raffiguranti i quattro continenti Europa, Africa, America (l’Asia fu eseguita da Pietro Barillà). Nello stesso periodo esegue l’encausto, posto sotto il loggiato della facciata del Palazzo dei Congressi, sede del Teatro Mediterraneo, alla Mostra d’Oltremare di Napoli, di m 50 x 7, eseguito a “quattro mani” con Barillà, sul tema dell’Arte e della Scienza. Vice anche il concorso per le vetrate (n° 3 di m 2 x 4) al Palazzo dei Mutilati di Napoli (distrutte da bombardamento durante la seconda guerra mondiale). E’ presente alla III Quadriennale di Roma (il dipinto Ritratto è illustrato in catalogo). 1940 Chiancone è presente al II Premio Bergamo con ben tre opere esposte su una parete accanto a Giorgio De Chirico. La rassegna, definita della “buona pittura” da Giulio Carlo Argan (presente nella giuria), annoverava, tra gli altri, artisti come Campigli, Carrà, Cavalli, Casorati, Pirandello, Guttuso, Mafai, Sassu… Espone alla XXII Biennale di Venezia, con una parete personale (espone otto dipinti: Le sorelle, Natura morta, Fiori e frutta, Ritratto, Giubbetto rosso, Natura morta, Paesaggio del Vomero, Violinista ), nella sala 30 insieme, tra gli altri, a Funi, Salietti, Nomellini e Pirandello. Riceve medaglia d’oro dall’Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito del Premio Castellammare. 1941 Espone alla “Galleria di Roma”. 1942 Benché invitato, è costretto a rinunciare alla partecipazione della XXIII Biennale di Venezia in quanto richiamato alle armi (è capitano dell’esercito impiegato in zona di guerra nel Gargano) 1943 Da poco rientrato dalle armi, non avendo avuto tempo per lavorare, partecipa alla IV Quadriennale di Roma inviando opere, benché le dati 1943, eseguite intorno al ’40, come osservò anche la critica. L’artista ha comunque successo: diversi dipinti vegono venduti come gli comunicherà Ettore Gian Ferrari della Commissione vendite dell’Ente. 1944 Chiancone espone alla Galleria Forti di Napoli con una personale, insieme a Girosi e Tizzano, presentato in catalogo da Michele Biancale (sue opere sono acquistate da Eduardo De Filippo e dal collezionista Apicella che compra la prima versione della Sartoria 1943/44 poi in collezione Armiero). Alla galleria Forti parteciperà a varie collettive e terrà altre due personali: nel 1946 Chiancone, Giarrizzo e Monteleone e nel 1947 Chiancone e Giuseppe Spirito. E’ presente alla Mostra d’Arte Italiana all’estero di Berna. 1947 Partecipa al Premio Michetti (e sarà presente in successive edizioni) e alla Prima Mostra d’Arte degli Artisti Vomeresi, svoltasi nella sede dl Partito Liberale Italiano, alla cui inaugurazione intervenne Benedetto Croce.. 1948 Espone per l’ultima volta alla Biennale di Venezia (prima delle epurazioni degli artisti figurativi perpetuate, man mano, nelle successive edizioni), nella sala tredici, con un dipinto, Pettinatrice,insieme, tra gli altri, a Notte, Margotti, Primo Conti, Dani, Sobrero, Monti, Striccoli, Fabbricatore, Novati. E’ presente alla V Quadriennale di Roma con Autoritratto (con pipa), sd 1945, acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma con in giuria Palma Bucarelli, Testa di bambina e Funicolare. 1949 Chiancone è tra i fondatori, con gli altri artisti del “gruppo vomerese” (Guido Casciaro, Girosi, Striccoli, Verdecchia), della rivista Terrazza ove scrissero,tra gli altri, De Chirico, Girace, Compagnone, Prisco, Indrio e Pratolini (quest’ultimo, in quegli anni docente all’Istituto d’Arte di Napoli, strinse amicizia con Chiancone che stimava e ne apprezzò molto gli affreschi alla Stazione Marittima definendoli un significativo documento storico). E’ presente anche alla II mostra Nazionale d’Arte Contemporanea di Milano e alle mostra itinerante,con tappe in varie città italiane dal’49 al’51, organizzata dalla Galleria Cairola di Milano con artisti quali, oltre Chiancone, Caffè, Cantatore, Cesetti, Conti, Dalla Zorza, Raphael, Mafai, Gentilini, Levi, Migneco, Music, Paulucci, Radice, Saetti, Usellini. Chiancone è autore di uno dei carri (‘O Vommero) della festa di Piedigrotta a Napoli. 1950 E’ presente al Premio Maggio di Bari (e parteciperà a successive edizioni) e alla Mostra d’Arte Sacra di Roma. 1951 E’ chiamato alla realizzazione della decorazione del nuovo soffitto del Teatrino di Corte nel Palazzo Reale di Napoli insieme a Galante, Bresciani e Ciardo. Chiancone realizza i paesaggi (dopo una prima versione figurativa) dei due pannelli circolari. Partecipa alla VI Quadriennale di Roma e il dipinto Tre figure, 1948-50, viene illustrato in catalogo. 1952 Chiancone vince il Primo Premio Michetti, ex-aequo con Pompeo Borra, con l’opera Autoritratto oggi al Museo Civico “Costantino Barbella” di Chieti. Il dipinto fu considerato da Achille Funi il più bel pezzo di pittura della mostra. 1953 Partecipa alla Mostra dell’Arte nella Vita del Mezzogiorno d’Italia, Palazzo delle Esposizioni di Roma, con tre dipinti Ritratto, Ragazza sul prato (illustrata in catalogo), Figura all’aperto, nella sala 52 insieme a, tra gli altri, Striccoli, Colucci, Spizzico. 1954 Chiancone è il primo artista contemporaneo ad esporre, con una personale (presenta un ciclo di opere “chiariste” realizzate tra il 1947 e il 1954), alla Galleria Mediterranea di Napoli. La stessa metterà sotto contratto Chiancone e altri artisti come Striccoli, Notte, Verdecchia….organizzando negli anni successivi, di ognuno, mostre personali e collettive. Chiancone che espose alla Mediterranea fino agli anni ottanta, realizzò, nel 1953/54, anche il logo della galleria napoletana. Nello stesso anno espone anche alla Galleria San Carlo di Napoli e alla mostra “Tavolozza a Ravello”. 1955 E’ presente alla VII Quadriennale di Roma. Partecipa alla Mostra Nazionale “Lo struscio artistico” a Napoli e alla Mostra d’Arte Sacra (espone a varie edizioni) con l’opera Crocifissione, oggi in raccolta privata, nella sede del Palazzo Reale di Napoli. 1956 E’ presente con le opere Ragazze al balcone e Passaggio a livello, eseguite tra il 1950 e il ’55, alla Prima rassegna delle Arti Figurative Movimento “Micco Spadaro” alla Mostra d’Oltremare di Napoli (espongono con Chiancone,tra gli altri, Bresciani, Colucci, Cortiello, De Stefano,Girosi, Striccoli,Barisani,Gatto,Gelli, Rega,Venditti). 1957 Chiancone è presente alla Mostra Nazionale di Pittura di Frattamaggiore (riceve Medaglia d’oro e partecipa a varie edizioni) ed espone alla mostra “Gruppo dei Vomeresi” al Circolo Artistico di Napoli. Partecipa alla Mostra Porto di Napoli (presente a varie edizioni). 1959 Partecipa all’VIII Quadriennale di Roma. Espone al Premio Nazionale Isola d’Ischia (premio acquisto con l’opera Spiaggia ischitana, anni cinquanta, di proprietà del Banco di Napoli). Partecipa alla rassegna Sette Maestri della pittura napoletana alla Galleria S. Andrea di Milano ed è presente alla mostra “Disegni di 25 artisti italiani” (con Chiancone, tra gli altri, De Chirico, Fazzini, Marino, Saetti, Vagnetti, Villoresi, Striccoli, Monachesi) alla Galleria Minerva di Napoli. 1960 Partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte “Selezione Capri”, Palazzo Cerio, Capri. Espone alla Mostra di Pittura Napoletana Contemporanea con l’opera Ballerine in riposo, 1958/60, nella sede dell’Olivetti di Pozzuoli con, insieme a Chiancone, Capaldo, Ciardo, Lippi, Montarsolo, Nazzaro, Notte, Ricci, Spinosa, Starnone, Striccoli, Tamburini… 1961 Chiancone partecipa al Premio Forlì, per il disegno, e la giuria del Premio, composta da Biasion, Borgese, Cairola, Morselli e Seratini, gli assegna la Targa d’oro “Fondazione Garzanti”. Nello stesso anno è presente al Premio Nazionale Posillipo (partecipa a successive edizioni ed è più volte premiato). Partecipa al Concorso Premio Ko-I-Noor per il disegno di cui Chiancone vincerà il Primo Premio assoluto con Pulcinella all’osteria, china del 1961. Espone alla Mostra Nazionale d’Arte Figurativa ispirata al primo centenario dell’Unità d’Italia al Palazzo Reale di Caserta. 1962 Partecipa alla Mostra Nazionale del Paesaggio Calabro e alla Mostra internazionale della tavoletta (Chiancone è insieme, fra gli italiani, tra gli altri, ad Arnoldi, Bernasconi, Biasion, Ciardo, Dalla Zorza, Marussig, Spizzico, Tamburi,Treccani, Veronesi) organizzata dalla Galleria La Cruna di Novara. Tiene una personale alla Galleria La Plaza a Lacco Ameno (Ischia). In collettiva Chiancone espone con Sciltian, Brancaccio e Striccoli, presentati in catalogo da Carlo Barbieri, alla galleria Michelangelo di Napoli. 1963 Chiancone espone alla Galleria Narciso di Torino, alla Galleria Spinetti di Firenze e alla galleria Marciano di Positano. Partecipa alla “Mostra concorso arti figurative IMPS” a Roma. 1964 Partecipa al Premio Suzzara. 1965 E’ presente alla XVI Mostra Nazionale Premio del Fiorino, tenuta al Palazzo Strozzi di Firenze, con le opere Ballerine e Figura, degli anni sessanta, oggi rispettivamente in collezioni private a Napoli e Battipaglia (Sa). Nello stesso anno Chiancone è invitato alla XXIV Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano, tenutasi al palazzo della Permanente, con i dipinti Fanciulla napoletana e Ballerine a riposo, degli anni sessanta, anch’esse in raccolte private napoletane. E’ presente alla I Rassegna d’Arte Figurativa del Mezzogiorno d’Italia, nella Cappella S. Barbara, in Castelnuovo a Napoli. 1966 Chiancone è designato, con Salvatore Quasimodo per la poesia e Alberto Lattuada per il cinema, “Artista del Mese” nelle manifestazioni di cultura promosse dall’Azienda di Soggiorno e Turismo di Amalfi. La rassegna, tenutasi nel mese di febbraio, fu presentata dal critico d’arte Piero Girace. Nello stesso anno è presente nelle Aste Brera, a 500 dipinti di Maestri Contemporanei e alla Galleria Giosi di Roma nella mostra Maestri della Pittura Napoletana Contemporanea. 1967 Partecipa al Concorso di Pittura Palazzo delle Esposizioni Roma: “Come immaginate Voi Maria Luisa?” – Metropolis Film Roma, ispirato al film Destinazione marciapiede con Fernandel. Chiancone vince, ex-aequo con Alberto Sughi, il Primo Premio con l’opera Maria Luisa, 1967, per oltre trent’anni in collezione privata romana. Oggi il dipinto è collocato in importante collezione del novecento napoletano. Espone alla Galleria d’Arte Castellano di Salerno. E’ presente a Maestri Contemporanei, asta Brera, Galleria d’Arte di Milano. 1968 Espone, alla Galleria Mediterranea di Napoli, il ciclo d’opere su Venezia e il paesaggio lagunare (Murano,Burano..). 1969 E’ presente alla mostra Panoramica dei Maestri della Pittura Napoletana Contemporanea presso la Galleria “La vela” di Salerno e alla rassegna Aspetti della pittura napoletana, presentata da Arcangelo Izzo, presso il Centro d’Arte Moderna “L’Approdo” di Barra (Napoli). 1970 Partecipa al I Premio Nazionale di Pittura “Posillipo - Mauro Leone” con l’opera Ragazza con cappello rosso, 1969, con Chiancone, tra gli altri, espongono Alfano, Barisani, Berti, Bueno,Ciardo, Conti, De Stefano, Di Ruggiero,Enotrio, Ferroni, Girosi, Lezoche, Lippi, Montarsolo, Nazzaro, Notte, Pignatelli, Pisani, Plattner, Possenti, Ricci, Ruotolo, Spinosa, Waschimps. La rassegna si tenne nel Palazzo Reale di Napoli. 1971 Chiancone espone alla Galleria Diarcon di Milano (con, tra gli altri, Brancaccio, Notte, Striccoli, Vittorio, Verdecchia); è presente, al Centro d’Arte Mediterranea di Torre del Greco in Rassegna di Pittori Napoletani Contemporanei, con, tra gli altri, Crisconio,Viti, Capaldo, Ciardo, Cortiello. Partecipa nello stesso anno alla collettiva Brancaccio, Bresciani, Chiancone, Nazzaro, Notte, Striccoli presso il centro d’arte “L’Isolotto” di Napoli. 1973 Partecipa alla Mostra di Pittori Contemporanei all’Accademia Pontano di Napoli. 1975 Chiancone espone, con successo, alla Galleria Diarcon di Milano con una personale presentata in catalogo da Carlo Munari. Tra i vari acquirenti, di sue opere, vi è il giornalista sportivo Gino Palumbo direttore della Gazzetta dello Sport. All’artista è consegnata una Targa d’argento dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. 1979 Alla presenza del sovrintendente Raffaello Causa, organizzata dalla Promotrice “Salvator Rosa”, viene presentata da Raffaele Mormone e Max Vajro la prima monografia su Alberto Chiancone (con testo di Carlo Munari) nei locali del Circolo della Stampa di Napoli. 1980 Chiancone è presente alla rassegna Napoli “Arte 80” alla Casina dei Fiori in Villa Comunale con l’opera Acquaiola, oggi in collezione privata napoletana con, tra gli alti, Valenzi, Spinosa, Lippi, Waschimps, Di Ruggiero, Starita, Mazzella, Panaro, Pirozzi, Perez, Ruotolo, De Siena. Nello stesso anno è presente alla collettiva inaugurale della nuova sede del Centro d’Arte Serio di Napoli che presentò nell’occasione, al Circolo Artistico, il volume sulla Linea Figurativa Napoletana (con la galleria Serio sarà presente, sin dai primi anni settanta, in diverse rassegne collettive tra cui la bella mostra Chiancone – Notte nel ’79). 1982 E’ presente alla mostra Linea Figurativa Napoletana presso la Galleria Il Leone di Roma. 1983 Espone alla Galleria Mediterranea di Napoli il ciclo Alberto Chiancone opere 1979/83, presentato, in catalogo, dalla moglie Adele Cilibrizzi. Tiene una personale anche alla galleria Old Art di Frattamaggiore. 1984 Partecipa alla Mostra Mercato d’Arte Contemporanea al Maschio Angioino a Napoli. 1985 Chiancone è presente alla Expo Arte di Bari con una personale (esporrà anche nelle successive edizioni, fino al 1988, con personali o gruppi di opere). Espone, in collettiva, alla Galleria Nuova Vernice di Bari (con Brindisi, Bibbò, Gallo Maresca, Guerricchio e altri) dove, sin dagli anni sessanta, era presente nelle rassegne, del piccolo formato, curate dall’allora denominata galleria “La Vernice” di Bari. Nello stesso anno, in occasione dell’8° Concorso Nazionale “premio Città di S.Maria a Vico”, viene dedicato un “omaggio ad Alberto Chiancone” con un’antologia di opere dal 1967 al 1984 ed espone nel Chiostro della Basilica di Santa Chiara a Napoli (“Omaggio a Bruno Lucrezi”). 1986 Espone nella mostra Chiancone Girosi Spinosa presso “Arte Contemporanea Studio” di Napoli (sarà presente a varie rassegne della galleria). E’ presente con il disegno Nel porto, 1958, alla Mostra Collettiva di Grafica Contemporanea (con opere,tra gli altri, di Capaldo, Gallo-Maresca, Girosi, Guttuso, Laurelli, Migneco, Notte, Verio) allo Studio d’Arte 43 di Napoli (Chiancone sarà presente in varie collettive organizzate dalla galleria). 1987 Chiancone espone alla Galleria Lauro di Napoli (già presente in precedenti mostre collettive) con Bresciani, Crisconio, De Stefano e Villani. Nello stesso anno è invitato a partecipare al X Premio del piccolo formato “G. De Nittis”, Barletta, dove vince il primo premio. Espone alla Galleria Serio con la mostra, a carattere antologico, Alberto Chiancone opere anni trenta anni ottanta presentato in catalogo da Giovanni Artieri. 1988 Gli è attribuito il Premio “Megaris”(assegnato a personalità del mondo artistico e alla loro attività) in una manifestazione tenutasi al Teatro Bracco di Napoli. Partecipa alla mostra “Solidarietà ‘88” R.A.H.M.I. C. con il dipinto Fanciulla con cappellino bianco, degli anni ottanta, nella sede della Promotrice BB.AA. Salvator Rosa di Napoli. L’undici dicembre, dello stesso anno, Chiancone muore a Napoli dopo essere stato colto, improvvisamente, da un male incurabile alcuni mesi prima. L’artista che continuò a lavorare, quasi fino agli ultimi suoi giorni di vita, ci lascia, in oltre sessanta anni d’attività, un patrimonio di opere il cui linguaggio pittorico, dall’inconfondibile carattere e acuta modernità, riflette l’umanità e la signorilità che lo avevano contraddistinto anche nella sua figura di uomo.
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