Rodolfo Zito, (1934 - 1995) nato a Molochio (RC).Artista di risonanza mondiale, protagonista di molteplici promozioni di carattere culturale che gli hanno permesso di far conoscere l‘arte italiana in tutto il mondo; infatti, le sue opere sono esposte in molte delle più importanti città e sono parte di numerose collezioni private, pinacoteche e Musei internazionali.
I colori forti, spesse volte adacemente contrastanti, evidenziano maggiormente il distacco tra l‘estetica e la spiritualità che, nei suoi quadri, segnano il cammino errabondo dell‘Uomo. Nei suoi dipinti, non dobbiamo leggere l‘essere materia, fissato nei contorni, perché esso realmente non esiste, la sua immagine è data dalla sua spiritualità, da tutto ciò che non possiamo leggere nella carne.
I cavalli che materializzano lo stato d‘animo, lo spirito di libertà, si librano nell‘aria come creature del vento; sono distanti da ogni contatto terreno che li possa legare alla materia, dalla quale nascono ma dalla quale si scindono fino a generare due verità distinte.
Rodolfo Zito non è tuttavia un visionario, è un artista che vede al di là di una tela. Nei suoi dipinti, il tono dei colori svariati ora pallidi, ora vivaci, sapientemente distribuiti, costituiscono un tutto armonico e musicale di notevole pregio.
La sua arte è esito di una tradizione di pittura forse troppo spesso trascurata, ed espressione di una leggenda/realtà prossima alla immaginazione e al cuore degli uomini: segno di un legame restato operoso nei secoli, tra un luogo di origine e l‘avventura di una nuova storia e civiltà. Zito ha intimamente rivissuto, con sano e sicuro istinto di pittore naturale, il mito e la visione che hanno acceso per secoli l‘immaginazione dell‘Uomo, così come essa diviene vita e pensiero, vicenda e realtà, dell‘anima popolare; ma anche ispirazione di pittura e di arte simbolo di un mondo giovane e vitale.
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