Alighiero Boetti (Torino, 16 dicembre 1940 – Roma, 24 aprile 1994) Alighiero Fabrizio Boetti nasce a Torino da Corrado Boetti, avvocato e Adelina Marchisio, violinista. Autodidatta, approda all‘arte dopo aver abbandonato gli studi di Economia e Commercio dell‘Università di Torino. Fra le sue letture preferite filosofia, alchimia e esoterismo, Hermann Hesse, Paul Klee, si appassiona fin da giovane alla matematica e alla musica. A diciassette anni scopre l‘arte tantrica, gli acquarelli di Wols e poi i tagli di Fontana visti alla galleria Galatea di Torino. Il suo sguardo è già rivolto alle culture extra-europee, soprattutto orientali, Medio ed Estremo Oriente e africane. Grande viaggiatore, subisce il fascino della figura di un suo antenato del XVIII secolo, il monaco domenicano Giovanni Battista Boetti, missionario in terre caucasiche sotto il nome di ‘Profeta Mansur‘. A vent‘anni dipinge paesaggi ad olio influenzato dal pittore russo Nicholas De Staël. Studia e pratica incisione a Parigi. In terra di Francia a Vallauris, dove l‘artista si reca per comprare delle ceramiche da rivendere in Italia, conoscerà la sua futura moglie Annemarie Sauzeau, è il 1962.
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