Robert Indiana (nato come Robert Clark; New Castle, Indiana, 13 settembre 1928) è un artista, scenografo e costumista statunitense associato al movimento della Pop Art.
Indiana si trasferì a New York nel 1954 e si unì al movimento della Pop Art, usando caratteristici disegni di immagini per realizzare approcci di arte commerciale mescolati con l‘esistenzialismo, che evolsero gradualmente verso ciò che Indiana chiama "poesie scultoree". L‘opera di Indiana spesso consiste di immagini audaci, semplici, iconiche, in particolare numeri e parole brevi come "EAT", "HUG" e "LOVE". È noto anche per aver dipinto lo straordinario campo da pallacanestro un tempo usato dai Milwaukee Bucks nel palazzetto dello sport di quella città, lo U.S. Cellular Arena, con una grande forma ad M che occupa le due metà del campo. La sua scultura nell‘atrio del grattacielo Taipei 101, chiamata 1-0 (2002, alluminio), usa numeri multicolori per suggerire la conduzione del commercio mondiale e i modelli della vita umana.[1]
Robert Indiana al riposo nel Maine
Indiana è stato scenografo e costumista teatrale, come nella produzione realizzata nel 1976 dalla Santa Fe Opera de La madre di tutti noi (The Mother of Us All) di Virgil Thomson, basata sulla vita della suffragetta statunitense Susan B. Anthony. Dopo gli attentati dell‘11 settembre 2001, Indiana produsse una serie di Dipinti della pace (Peace Paintings), che furono esposti a New York nel 2004.
Indiana vive come residente nella città isola di Vinalhaven, Maine, dal 1978. Apparve nel film Eat (1964) di Andy Warhol, che consiste in un‘unica ripresa da 45 minuti di Indiana che mangia un fungo.
Indice [nascondi]
1 LOVE
1.1 La questione dei diritti d‘autore
1.2 La cultura dello skateboard
2 Note
3 Altri progetti
4 Collegamenti esterni
LOVE [modifica]
Francobollo LOVE
Scultura presso il Taipei 101
L‘immagine più nota tra quelle realizzate da Indiana è senza dubbio la parola love ("amore") a lettere maiuscole, disposte in un quadrato con la lettera O inclinata. Questa immagine, creata dapprima per una cartolina natalizia per il Museum of Modern Art nel 1964, fu inclusa nel 1973 su un francobollo celebrativo da otto centesimi emesso dal Servizio postale degli Stati Uniti, il primo della loro serie regolare di "love stamps".
Versioni scultoree di questa immagine sono state installate nei seguenti luoghi degli Stati Uniti:
Sixth Avenue a New York
S O della Biblioteca Fairchild-Martindale, campus della Lehigh University Asa Packer
Campus del Pratt Institute a Brooklyn, New York
Indianapolis Museum of Art, Indianapolis, Indiana
Centro civico di Scottsdale
"LOVE Park" a Filadelfia
Giardino delle sculture del New Orleans Museum of Art
Campus del Middlebury College, Vermont [1],[2]
Campo della University of Pennsylvania, Filadelfia
Museum of Art presso la Brigham Young University, Utah
Campus dell‘Ursinus College a Collegeville, Pennsylvania
Area della piscina del Red Rock Resort Spa and Casino a Las Vegas
Campus della Wichita State University a Wichita, Kansas
Parco cittadino City Park a New Orleans, Louisiana
Fuori dagli Stati Uniti versioni scultoree dell‘immagine di Indiana sono state installate nei seguenti luoghi:
Taipei 101 a Taipei, Taiwan (espone anche 1-0 di Indiana)[2]
Quartiere degli uffici di Shinjuku ovest a Tokyo, Giappone
Orchard Road a Singapore
Plaza del Sagrado Corazón a Bilbao, Paesi Baschi Spagna
Fuori dal 1445 di West Georgia Street a Vancouver, Canada
Praca do Rossio a Lisbona, Portogallo
Una scultura di Indiana raffigurante la parola ebraica per "amore" (ahava) è in mostra all‘Israel Museum a Gerusalemme, Israele.
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