ALDO RAIMONDI (Roma 1902 - 1998) Dall’incredibile capacità tecnica, Aldo Raimondi coniuga il realismo con la poesia, ottenendo esiti notevoli. Ma la capacità realizzativa quasi mai perviene all’arte perchè si congela nel compiacimento di se stessa. Aldo Raimondi, notevole acquerellista, eccellente ritrattista. Ritrae re ed imperatori, umili contadini ed operai, soldati ed ufficiali (illustrando le famose copertine della ‘Domenica del Corriere’ e dell’ ‘Illustrazione del popolo), diplomatici e gerarchi del regime fascista, scienziati e cantanti (Guglielmo Marconi e Beniamino Gigli). Raimondi è il pittore ufficiale dell’Italia al noto convegno di Stresa del 1935. Per la prima volta l’acquerello assume un’importanza storica entrando di peso nella storia dell’arte del Novecento. Infatti, qualche tempo dopo, su proposta di Vittorio Emanuele III viene istituita una cattedra dell’Acquerello all’Accademia di Brera a Milano, affidata per ‘chiara fama’ ad Aldo Raimondi. Dal 1938 al 1940 Aldo Raimondi sostituisce Achille Beltrame nell’illustrazione della ‘Domenica del Corriere’; in seguito è chiamato ad illustrare il ‘Popolo di Torino’. Aldo Raimondi realizza il ritratto delle più note personalità del suo tempo (Mascagni, Petrolini, Gigli). L’Amministrazione comunale di Milano gli organizza nel 1984 una antologica presso l’Arengario. In pittura Aldo Raimondi è stato il creatore di un ‘nuovo stile’, che fonde abilmente l’impressionismo con il naturalismo, facendo proprio il concetto di dipingere ‘en plein air’, ed usando una pennellata rapida, gestuale, giostrando sui toni e sui mezzi toni.OMA 1902
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