FRANCO FORTUNATO (ROMA 1946)
La pittura di Fortunato riprende molti temi della “tradizione” surrealista e metafisica, come lo spaesamento degli oggetti, il raddoppiamento e il rispecchiamento dell’immagine, il giocoi tra interno ed esterno, l’inversione dei rapporti dimensionali. Sono evidenti i rimandi a dipinti di De Chirico degli anni Venti (la serie dei “Mobili nella valle”), come pure al repertorio magrittiano (gli uomini in bombetta, le città fantastiche). La progettazione dettagliata e la stesura pittorica meticolosa appaiono così finalizzate a una resa oggettiva delle immagini fantastiche ed oniriche
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