Gianni Piacentino è nato a Coazze nel 1945. Nel 1965 si è iscritto all‘Università di Torino dove ha studiato filosofia fino al 1966. Durante i suoi studi, ha lavorato per un anno come disc-jockey e ha lavorato part-time in una fabbrica di vernici che produceva dipinge dal 1967 al 1968. Dopo la sua rottura con il gruppo dell‘Arte Povera nel 1968, acquistò una motocicletta indiana degli anni ‘30 che approfondì il suo fascino per tutta la vita, oltre ad una profonda conoscenza del veicolo. [4] Questa attrazione ha influenzato pesantemente il suo lavoro di artista e alla fine lo ha portato a partecipare a numerose gare motociclistiche, sia come pilota che come passeggero, tra il 1971 e il 1977. Alla fine ha ripreso a correre come sidecar e decorare sidecar da corsa nel 2012. Il lavoro di Piacentino è stato esposto presso la Fondazione Giuliani di Roma, la Metropolitan Art Society di Beirut, il Museum of Contemporary Art di Chicago (2009), il MoMA PS1 di New York (1997), il Centro de Arte Reina Sofía di Madrid (1990), la Gesellschaft für Aktuelle Kunst di Bremen (1981), Nationalgalerie di Berlino (1978), Palais des Beaux Arts di Bruxelles (1972), University Museum di Sydney (1971), Museum am Ostwall di Dortmund (1971) e Fondazione Prada a Milano (2015).
Il lavoro di Piacentino è apparso anche a DOCUMENTA a Kassel (1977), alla XLV Venice Biennale (1993) e alla Quadriennale di Roma (1973 e 2005). Il suo lavoro è stato anche raccolto dal Museo Madre Napoli.
Piacentino attualmente vive e lavora a Torino, in Italia.
|