Luigi Servolini (Livorno, 10 marzo 1906 – Livorno, 21 settembre 1981) è stato uno dei grandi maestri dell‘incisione italiana.Laureato in Lettere all‘Università di Pisa, si è diplomato all‘Accademia delle Belle Arti di Carrara, perfezionandosi poi in Storia dell‘arte medioevale e moderna all‘Università di Firenze. Da quel momento ha ricoperto vari ruoli all‘interno del mondo accademico italiano. Nel 1935 si fa promotore della creazione di un Museo della Xilografia a Carpi, città natale del maestro Ugo da Carpi (Carpi 1480 ca - Roma 1532), invitando xilografi italiani a inviare opere, che oggi costituiscono un importante nucleo del Mueo stesso, inaugurato nel 1937. Ha fondato insieme a Carlo Carrà nel 1955, l‘associazione degli Incisori d‘Italia.
Le sue xilografie sono caratterizzate da un taglio classico e da ordine formale. Alcune sue opere sono “Beata Solitudo” del 1933, l‘“Abbazia di San Mercuriale a Forlì” (1950), la litografia “Fremiti” (1955), “San Francesco e il lupo” (1964), “Magia del bosco” (1965), “Luigi Pirandello” (1967), “La maga Circe” (1967), “I due Cervi” (1975).
È stato presente in ben sei biennali di Venezia e sette quadriennali di Roma, ed ha al suo attivo più di trecentocinquanta mostre personali.
Imponente la sua produzione come critico d‘arte, professione che svolse in contemporanea con quella di incisore.
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