Li Keran (1907-1989)
Li Keran è un eminente pittore contemporaneo cinese di paesaggi, Professore all’Accademia centrale di belle arti e Direttore dell’Istituto di ricerche sulla pittura tradizionale cinese. I suoi dipinti di monti e fiumi possiedono una nuova concezione artistica inusuale, dotati come sono del gusto nazionale della pittura tradizionale cinese e di un proprio stile peculiare. Egli mette ingegnosamente in luce molti fattori opposti dei paesaggi cinesi, quali l’imponente e la leggiadria, la nobilità e la poliedricità, scoscesità e serenità, insufflandovi un nobile pensiero patriottico, integrando i sentimenti nei panorami, il mondo esteriore in quello interiore e creando un ambiente artistico affascinante. Questo peculiare stile è la cristallizzazione di una definita proposta artistica e dell’individualità creativa formatasi naturalmente nella lunga pratica della vita artistica.
Li Keran è nato nel 1907. I suoi genitori erano entrambi di povera famiglia e analfabeti. Suo padre emigrò nella cittadina di Xuzhou della procincia del Jiangsu per sfuggire a una carestia. Forse proprio perché non era stato imprigionato dall’educazione della vecchia etica feudale nella sua infazia, Li Keran potè avvicinarsi liberamente al teatro popolare e alla pittura tradizionale. Fin dall’età di 6-7 anni, egli amava disegnare, ma non avendo carta e pennelli tratteggiva sulla terra personaggi teatrali e immagini di romanzi usando frammenti di ciotole. Cominciò a studiare calligrafia all’età di 11 anni con buoni risultati. A 13 anni prese per maestro un vecchio pittore di paesaggi per studiare la pittura tradizionale cinese. A 16 anni si recò a Shanghai dove frequentò un corso biennale di magistrali nella scuola di belle arti di Shanghai, studiando pittura e artigianato. Diplomatosi a 18 anni, il corso della vita lo riportò al paese natio, dove insegnò in una scuola elementare. Quattro anno dopo, all’età di 22 anni, scavalcano le trafile gerarchiche si presentò all’esame per il Dipartimento di Ricerche Artistiche statale di Hangzhou, a cui venne ammesso in via accezionale per studiare due anni la pittura a olio.
Nella sua adolescenza Li Keran subì profondamente l’influenza del pensiero democratico e patriottico progressisti. Nel 1929, non molto dopo essere entrato all’Istituto artistico statale di Hangzhou, aderì ad una organizzazione artistica giovanile educata dal noto scrittore Lu Xun. Fu questa la vera scuola artistica della vita del pittore. In quella organizzazione, cominciò a leggere scritti progressisti di teoria letteraria e artistica, formandosi un’iniziale comprensione della società e dell’arte.
Durante il periodo della resistenza contro l’aggressione giapponese, gli studenti di belle arti di Xuzhou fondarono una squadra di propaganda antigiapponese; Li Keran, che insegnava a Xuzhou, guidò gli studenti nel dipingere centinaia di pannelli per organizzazione mostre itineranti in città e nelle campagne, diffondendo le idee patriottiche di resistenza al Giappone. Poi egli si recò a Wuhan per prendere parte al lavoro del dipartimento politico diretto da Guo Moruo; dipinse allora una gran quantità di disegni in tela antigiapponesi e enormi murali per le strade, fino a quando il dipartimento politico fu constretto a sospendere il suo lavoro verso il 1942. A partire dal 1942, il pittore riprese lo studio della pittura tradizionale cinese nell’Accademia statale di Belle Arti di Chongqing, dove ebbe più tempo per dedicarsi allo studio della tradizione e alla creazione artistica, fino alla vittoria della guerra di resistenza antigiapponese nel 1945. In seguito fu invitato dal noto pittore Xu Beihong a insegnare nella Scuola Artistica statale di Pechino. In questo periodo, egli effettuò in maniera piuttosto approfondita lo studio e la ricerca sulla tradizione della pittura cinese.
Nel 1946 Li Keran aveva 39 anni e si fece conoscere con i celebri pittori Qi Baishi e Huang Binhong, che prese come maestri. Arrivò allora alla comprensione dell’importanza dello studio della tradizione nazionale e degli artisti del passato. Sentitosi orgoglioso della lunga storia della pittura cinese di paesaggi, egli studiò estesamente i grandi pittori antichi, esaminando e comparando molto opere pittoriche antiche; consultò i capolavori stranieri, assimilando i punti positivi dei pittori principali e integrando le caratteristiche della pittura cinese con quella occidentale, prima studiando per poi creare. Al solo studio delle tecniche di pennello e inchiostro Li Keran ha dedicato ben dieci anni. Negli anni ’50, per rispondere alla domanda se la pittura di paesaggio poteva o meno riflettere la vita reale, domanda allora posta nel mondo delle belle arti, Li Keran si recò quattro volte nella zona a sud dello Yangze, scalando montagne e guardando fiumi per decine di migliaia di chilometri. Nel corso di questi lunghi viaggi, dipinse dal vero centinaia di schizzi di paesaggi, suscitando apprezzamenti e ripercussioni generali negli ambienti artistici. Le sue opere dal vero furono esposte due volte a Pechino nel 1954 e nel 1959 sotto il titolo: “Ecco come sono belli i fiumi e i monti”.
Sin da giovane il pittore amava studiare l’arte di Leonardo, Michelangelo, Charles Le Brun e Kathe Kollovitz, ammirandone il progressismo profondo delle concezioni artistiche e la forza espressiva. Egli fu audace nel cercare la sensazione di grande luminosità nei suoi paesaggi controluce, e ha inserito coraggiosamente nella pittura cinese di paesaggio il trattamento occidentale della prospettiva chiaroscurale, conservando altresì robuste radici della tradizione pittorica cinese. In ciò non vi erano stati precedenti. Perciò, la vista dei suoi dipinti di paesaggio fa provocare la sensazione di rimettere i piedi nella splendida zona a sud dello Yangze, generando un reale senso poetico che provoca vero godimento estetico.
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