Giò Pomodoro (Orciano di Pesaro, 17 novembre 1930 – Milano, 21 dicembre 2002) è stato uno scultore italiano. Viene considerato uno fra i più importanti scultori astratti del panorama internazionale del XX secolo.Nacque ad Orciano di Pesaro il 17 novembre 1930. Già a partire dal 1955, collaborando anche con il fratello maggiore Arnaldo e con artisti del calibro di Dorazio, Novelli, Turcato, Tancredi, Perilli e Fontana, presentò delle opere al Gruppo "Continuità", che vedeva la partecipazione di critici come Guido Ballo, Giulio Carlo Argan, e Franco Russoli. Più tardi però si staccò da questi artisti e si diresse incontro a un pensiero di "rappresentazione razionale dei segni".
Si è dedicato attivamente alla ricerca scultorea, partendo giovanissimo con le prime esperienze informali sul Segno, per approdare ai grandi cicli sulla Materia e il Vuoto - Superfici in Tensione e Folle - e sulla Geometria - Soli, Archi e Spirali. Dedicatosi attivamente alla pittura, all‘oreficeria d‘arte, alla scenografia e al design, è stato più volte invitato alla Biennale di Venezia e a documenta a Kassel.
Predilesse ampie aree fluttuanti in bronzo e grandi blocchi scolpiti nel marmo o squadrati con rigidezza nella pietra. In queste opere solitamente si aprono degli spazi vuoti che lasciano irrompere la luce del sole. Il sole, infatti, è spesso il soggetto delle sue opere (anche se non viene rappresentato esplicitamente) a cui sono legati dei precisi significati ideologici dell‘autore.
Nel suo paese natale dell‘entroterra marchigiano, precisamente nel luogo in cui nacque, decise di realizzare una piazza, recante al centro una sua opera in marmo intitolata Sole deposto, che riporta alla base dei versi di una celebre poesia, proprio a ricordare il suo attaccamento al luogo di origine:
« Sempre caro mi fu quest‘ermo colle... »
(Giacomo Leopardi, L‘infinito)
Opere Monumentali [modifica]
Fra i lavori più noti di Giò Pomodoro vi sono le grandi opere monumentali, in pietra e bronzo, incentrate sulla fruizione sociale dell‘opera d‘arte. Fra queste grandi opere vanno ricordate il Piano d‘Uso Collettivo dedicato ad Antonio Gramsci, ad Ales in Sardegna, Teatro del Sole - 21 giugno, Solstizio d‘Estate, piazza dedicata a Goethe a Francoforte, Sole Aereospazio, a Torino, Scala Solare - Omaggio a Keplero, a Tel Aviv, Sole per Galileo Galilei, a Firenze, Sole - Agli Italiani nel mondo a Genova, la Palla a Pesaro e a Legnago, e altre ancora.
Va ricordato anche il complesso monumentale installato a Monza, nella piazza di via Ramazzotti, che comprende le sculture in pietra del Sole - Luna - Albero collegate tra loro da un percorso a fontana (1985).
Analogo al complesso di Monza, è l‘imponente Luogo dei Quattro Punti Cardinali, un enorme luogo scolpito per l‘incontro e la sosta della gente, frutto di una ricerca progettuale durata dieci anni (1981-1991) e collocato all‘interno del Parco Pubblico di Taino, di fronte al Lago Maggiore.
Collezioni Pubbliche e Premi [modifica]
Le sue opere sono presenti nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, fra le quali vanno ricordate l‘Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, la Collezione Nelson Rockfeller di New York, il Museo d‘Arte Moderna di Città del Messico, la Collezione d‘Arte Moderna della città di Jedda, in Arabia Saudita, il Musée d‘Ixelles di Bruxelles,il ex-Fondation Verannemandi Belgio, il Kunst und Museumverein di Wuppertal, lo Yorkshire Sculpture Park di Wakefield, in Inghilterra, le Gallerie d‘Arte Moderna di Roma e di Torino e il Civico Museo d‘Arte Contemporanea di Milano. Nel 2002 l‘I.S.C. ha conferito al Maestro il prestigioso premio alla carriera Lifetime Achievement Award in Contemporary Sculpture, premio assegnato ad altri artisti famosi (quali Louise Bourgeois, Anthony Caro, Eduardo Chillida, Claes Oldenburg e Robert Rauschenberg) e mai prima di allora dedicato ad un artista italiano.
|