Fernando Botero, pittore e scultore, nasce a Medellín (Colombia) il 19 aprile del 1932.
Dice Botero:
«Bisogna descrivere qualcosa di molto locale, di molto circoscritto, qualcosa che si conosce benissimo, per poter essere capiti da tutti. Io mi sono convinto che devo essere parrocchiale, nel senso di profondamente, religiosamente legato alla mia realtà, per poter essere universale».
«Credo che l‘arte debba dare all‘uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza straordinaria, parallela a quella quotidiana. Invece gli artisti oggi preferiscono lo shock e credono che basti provocare scandalo. La povertà dell‘arte contemporanea è terribile, ma nessuno ha il coraggio di dire che il re è nudo»
A metà degli anni ‘70 si dedica per un paio d‘anni quasi esclusivamente alla scultura, ed espone per la prima volta a Parigi nel 1977. Nel 1983 prende una casa a Pietrasanta, dove sta per alcuni mesi l‘anno, per essere vicino alle cave di marmo.
Espone ripetutamente le sculture in tutto il mondo. Tra gli eventi di maggior rilievo la mostra delle sue enormi sculture sugli Champs-Elysées nel 1992, e varie mostre negli spazi pubblici di città europee nel 1994.
Botero ha realizzato il drappellone per il Palio di Siena del 16 agosto 2002, vinto dalla Contrada della Tartuca.
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