Vanni Viviani - note biografiche
Vanni Viviani nasce a San Giacomo Segnate Mantova nel 1937, piccolo centro agricolo nella grande pianura padana. Nel 1940 si trasferisce con la famiglia a Bolzano, qui inizia l‘attività artistica con la sua prima mostra personale. Dal 1963 opera a Parma partecipando attivamente alle avanguardie emilio-lombarde ove si segnala tra i giovani protagonisti di corrente sul simbolo per la sua inconfondibile personalità. E di questo periodo il ciclo di opere con spighe di grano direttamente applicate ed emergenti dai piani. La "Mela" successivamente diviene il suo "personaggio" denso di significazioni. La "Mela" di Viviani è diventata un caso della pittura italiana degli ultimi anni. ..così apriva un suo articolo Luigi Carluccio in occasione di una mostra dell‘artista. Nel 1968 si trasferisce a Milano in via Brera, 16. Nel 1978 la commissione per la promozione dei valori breriani gli attribuisce 1‘Ordine Internazionale Braidense in riconoscimento alla intensa ed appassionata attività d‘artista nel paese e nel quartiere di Brera. Numerosissime le sue mostre ed i riconoscimenti in Italia ed all‘Estero. Le sue opere sono collocate in gallerie e musei delle maggiori città europee: Parigi, Londra, Bruxelles, Monaco, Colonia, Bonn, Amsterdam, L‘Aia. Ma la sua prediletta meta di esperienze e di confronto sono i paesi latini del sudamerica dove in un rapporto costante si ripropone in una lunga serie di esposizioni personali in Ecuador, Perù, Colombia, Argentina, Venezuela ed in Brasile, dove dedica una intera mostra alla rivisitazione delle architetture fantastiche dell‘architetto ed amico Oscar Nyemeier creatore di Brasilia, una felice frequentazione che successivamente lo vedrà approdare al Museo D‘Arte Contemporanea di San Paolo. Nel 1987 è invitato ad Adelaide, cuore culturale dell‘Australia, a presentare il ciclo di opere ispirate al cenacolo leonardesco The Banquet of Stone , nel contempo tiene una serie di incontri e dibattiti per illustrare il significato dei contenuti simbolici della sua opera agli allievi degli istituti e delle accademie artistiche australiane. Nel 1988 Viviani lascia il vecchio quartiere bohemien di Brera a Milano, per tornare al suo paese natale, San Giacomo delle Segnate (Mantova). Cà di pom è la sua casa e nel contempo un centro ideale aperto a tutto ciò che può generare cultura. Nel 1995 Alitalia per L‘Arte nell‘ambito di far conoscere le più significative espressioni dell‘arte contemporanea italiana, lo invita a presentare nei propri spazi presso l‘aeroporto J.F. Kennedy di New York, una selezione antologica della sua opera riferita alla sua "Mitica Mela" presentata nella city della Grande Mela, al raggiungimento di un trentennio nel quale l‘artista ha profuso la sua più intima poesia a questo straordinario ed inesauribile simbolo.Morto nel 2002.
|